Hito TeMa a Semifonte

La traccia di una stretta di mano diventa un’installazione artistica attraverso la creatività di Ryota Shioya e viene esposta in contemporanea tra Semifonte (Cappella SMA) e Ibaraki (Museo di Arte Moderna – Giappone).

HitoTeMa è già conosciuta in varie parti del mondo grazie all’opera artistica di Ryota, ma oggi il suo messaggio si rinnova e ci fa riflettere. Pone l’attenzione su mondo che stiamo lasciando fatto di abitudini, relazioni, comportamenti, forma di lavoro che non saranno più le stesse. Ci prepariamo ad affrontare un balzo in avanti in termini di sviluppo tecnologico ed organizzativo imposto dall’emergenza sanitaria.

Di cosa si tratta, come nasce:
Nel 2011, per circa tre mesi dopo il grande terremoto del Giappone orientale, tutti gli abitanti del villaggio di Katsurao, situato a 20 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni verso la città termale, Yanaizu-machi, Kawanuma-gun, nella prefettura di Fukushima. Nel luglio dello stesso anno, gli abitanti del villaggio di Katsurao hanno lasciato la città termale di Yanaizu e si sono trasferiti in un alloggio temporaneo costruito nella città di Miharu. Al momento dell’addio tra la gente del villaggio di Katsurao e la gente della città termale di Yanaizu, si è tenuto “HitoTeMa”.
Ci si stringe la mano, tenendo nell’incavo tra pollice e indice una piccola palla di argilla, dove rimane traccia di un gesto e di un momento simbolicamente importante: questo è “HitoTeMa“.
Le tracce della stretta di mano, una volta cotte nel al forno sono state date a tutti coloro che hanno partecipato.

Oggi, l’opera torna attuale e si presta ad una rilettura che guarda in faccia la realtà dei cambiamenti in corso. Si tratta di un addio ad una ”normalità” che non sarà più la stessa.

Perché a Semifonte
Appena venuti a conoscenza dell’opera “HitoTeMa”, il saluto di addio degli abitanti di Katsurao alla propria città e alla città termale di Yanaizu, abbiamo pensato agli abitanti di Semifonte costretti a lasciare le loro case dopo la distruzione imposta dai fiorentini nel 1202. Per i semifontesi non si trattò di un dramma come quello seguito all’incidente di Fukushima Daiichi, ma l’esilio da Semifonte è stato raccontato per secoli con grande forza emotiva: segnò la fine di un castello i cui abitanti dovettero reinventarsi una vita, delle nuove relazioni, nuovi progetti. Molte famiglie illustri del medioevo e del Rinascimento italiano come i Pitti e i Barberini (tra cui gli avi di Papa Urbano VIII) riconducevano le proprie origini al distrutto “progetto” di Semifonte.
In quel luogo a perpetua memoria fu costruita a fine XVI secolo Cappella di San Michele Arcangelo.

Il Covid19 ha cambiato le relazioni fra le persone, così l’installazione di “HitoTeMa” diventa un importante messaggio da inviare da questa terra. Un saluto, la traccia di una stretta di mano, un addio ad un mondo di relazioni e di comportamenti sconvolto da un evento catastrofico. Il futuro andrà comunque reinventato. Un eco, quindi, che risponde dall’Italia al Giappone, da Semifonte a Ibaraki.

L’installazione è ospitata dal 27 al 13 dicembre all’interno della Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte, in contemporanea con il Museo di Arte Moderna di Ibaraki.

L’evento, organizzato dalla ProLoco Barberino VE Gruppo Achu ha raccolto la collaborazione della Proloco Certaldo ed il Patrocinio dei Comuni di Certaldo e Barberino Tavarnelle.

L’esposizione avviene solo tramite pubblicazioni digitali sui social e siti web data la sospensione delle attività di visita.